Il golf è un gioco che si pratica, pare, dal XV secolo, su un vasto campo all’aperto disseminato di difficoltà e di ostacoli vari, con una serie di buche lontane l’una dall’altra. Ogni buca è piazzata in un’area, chiamata green, che è costituita da prato raso di erba curatissima: letteralmente green significa appunto “verde”, ma anche in italiano si usa il termine inglese, come del resto per la quasi totalità dei termini tecnici di questo gioco. Il green è preceduto da un tratto di prato, il fairway, di erba bassa. Al limite del fairway, opposto al green, vi è il tee, ossia la piazzola a prato da cui viene tirato il primo colpo di avvicinamento a ogni buca (il termine tee indica non solo la piazzola di partenza, ma anche un piccolo supporto di plastica che il golfista fissa nel terreno e su cui colloca la palla per il primo colpo di ogni buca).
Il giro standard i golf è composto da 18 buche, ognuna con un fairway dai 90 ai 550 m, o piú. Il gioco consiste nel colpire una palla dal tee, farle percorrere tutto il tragitto sino al green e infine farla entrare nella buca, il tutto nel minor -numero possibile di colpi. Per ogni buca è stabilito un numero ideale di colpi, a seconda della distanza dal tee. Questo numero ideale è chiamato par, ma solo giocatori molto esperti riescono a fare il par lungo tutto il percorso. Il risultato è più difficile dalla presenza di ostacoli come alberi, acqua, erba alta e incolta (ranghi e fosse piene di sabbia (bunker) abilmente piazzate lungo il percorso.
Regole e punteggio
Le regole internazionali sono quelle stabilite dal Royal and Ancient Golf Club of St Andrews, in Scozia, ma ogni circolo (od ogni ente nazionale: in Italia il gioco è retto dalla Federazione Italiana Golf, via Flaminia 388, Roma) può avere proprie regole supplementari. Vi sono due principali forme di gara e di punteggio:
Partita a colpi. II giocatore somma il totale dei colpi fatti per terminare le 18 buche. Vince il giocatore (o la squadra) che ha fatto il minor numero di colpi.
Partita a buche. Si gioca fra due avversati (singoli o squadre) e ogni buca èì vinta da chi ha fatto meno colpi. Vince la partita chi (singolo o squadra) ha vinto il maggior numero di buche. La partita può anche finire alla decima buca, se in quel momento il punteggio è 10-0, perché, sul totale di 18 buche, chi ha già fatto 10 punti non può più perdere.
In ognuno dei due sistemi di partita, se al termine del numero prefissato di buche vi è parità, per scegliere il vincitore si procede a uno spareggio: i giocatori normalmente ripartono dalla prima buca e continuano lino a che un giocatore vince una buca.
Sia le gare a colpi sia quelle a buche possono essere disputate fra due giocatori (singoli) o, nei tornei, da un numero indeterminato di giocatori, che affrontano il percorso a due a due.
Nelle partite foursomes, cioè in quattro (una coppia contro l’altra), i due giocatori che fanno coppia si alternano nel colpire la stessa palla. Nelle partite fourballs (a quattro palle) ogni giocatore gioca la propria palla, ma la buca viene assegnata alla coppia cui appartiene il giocatore che l’ha chiusa col minor numero di colpi. Nelle partite greensomes ognuno dei partner effettua il colpo di partenza dal tee; poi si sceglie chi tira il secondo colpo, e se lo fa con la propria palla o con quella del partner; dopodiché si continua a colpi alternati.
La scelta dei bastoni
Vi sono quattro tipi di bastoni da golf, ciascuno con specifico uso per i vari colpi di ciascuna buca
-I “legni”, di cui esistono cinque varianti, si usano sul fairway per tiri lunghi di avvicinamento al green. Il driver (il legno n. 1) è impiegato esclusivamente per i tiri piú lunghi sul tee di partenza (quindi per il primo colpo, detto appunto drive).
-I “ferri”, lunghi o corti, vengono usati per tiri lunghi dopo il drive o per buche corte.
-I wedges (letteralmente “cunei”) servono per tiri corti a parabola alta e sono adatti per superare un ostacolo o per uscire da un bunker.
-Il putter, da usare solo per far rotolare la palla sul green in prossimità della buca.
Un principiante può imparare i fondamentali del golf con un numero anche ristretto di bastoni, presi a prestito o acquistati di seconda mano. Per un set completo di bastoni la scelta usuale è di tre legni, otto ferri, un wedge, un sandwedge (per uscirò dai bunker sabbiosi) e un putter.
I bastoni di lunghezza standard (ve ne sono per uomo, donna, ragazzo) vanno generalmente bene per la maggior parte dei giocatori. Bastoni con l’asta piú lunga o piú corta si possono ottenere su ordinazione. I giocatori di bassa statura hanno bisogno di bastoni con un lie piú aperto di quelli di statura alta: il lie è l’angolo che l’asta forma con il terreno quando la “suola” del bastone poggia interamente sul terreno.
Testa e asta (detta anche canna o, all’inglese, shaft) dei bastoni possono essere di materiali vari. Le teste dei legni possono essere di diòspiro, di laminato di legno, di grafite o anche di acciaio. L’acciaio è quanto ci sia di meglio per lo shaft. Il peso del bastone deve essere proporzionato alla forza di chi lo usa e al livello di abilità; per giocatori di media levatura sono più indicati e danno migliori risultati i bastoni leggeri. Le impugnature di gomma sono facili da pulire, vanno bene anche se bagnate, quindi sono preferibili a quelle di cuoio.
La scelta del putter è molto personale: è però importante che sia perfettamente adatto alle mani del giocatore, che sia ben bilanciato e non sfarfalli quando si effettua il colpo. Prima di scegliere, provare diversi tipi di putter. Ce n’è una quantità, ma si possono ridurre a tre categorie fondamentali: con la testa a flangiata, con la testa a maglio e con testa a lama dritta.
Per un approfondimento sull’argomento consigliamo di vedere questa guida sui bastoni da golf.
Gli errori più comuni
Due dei piú comuni errori nei colpi di golf sono lo hook, in cui la palla assume un effetto che la fa deviare verso sinistra (o verso destra per un giocatore mancino), e lo slice, in cui l’effetto involontario è verso destra. Per correggere entrambi gli errori, fissare una linea immaginaria che va dritta dalla palla ferma alla buca, o a un altro bersaglio intermedio prescelto.