L’estate si avvicina, ed è il momento migliore per scegliere una ragazza alla pari, una bella opportunità per far imparare ai nostri figli una lingua straniera, divertendosi. Vediamo come fare per non commettere errori
Risulta essere l’idea giusta per far imparare ai bambini una lingua straniera. Ma anche l’opportunità di avere un aiuto in casa a costo quasi zero. Prendere una ragazza alla pari, per i mesi estivi o anche più a lungo può essere la soluzione a tanti piccoli problemi. Vediamo come fare.
Come trovare una au pair?
Siete decisi a fare questa esperienza? Il primo passo da fare è andare online e cercare un’agenzia che si occupa di mettere in contatto le ragazze aspiranti au pair e le famiglie. I siti sono molti, e hanno più o meno tutti le stesse caratteristiche: ci sono sia le schede delle ragazze che si propongono, sia i profili delle famiglie in cerca di una au pair. Di solito è richiesto il pagamento di un fee per poter accedere ai dati presenti nei database per un determinato periodo di tempo: aupair-world.it, ad esempio, costa 39,90 euro per sei settimane di accesso. (vedi box). Già da qui potete decidere l’età, il paese di provenienza e, di conseguenza, la lingua che parlerà la ragazza alla pari e la cultura di origine che porterà con sé. Già, perché ovviamente un’inglese sarà molto diversa da una spagnola o da una tedesca. Ogni profilo è corredato dalla foto delle ragazze e da un descrizione dettagliata delle loro competenze e aspirazioni.
Come scegliere l’au pair giusta?
Una volta individuata la ragazza che vi sembra giusta, è il momento di contattarla direttamente. Ricordate, infatti, che questa persona entrerà in casa vostra, sarà a stretto contatto con i vostri figli ogni giorno: è quindi importante valutare bene chi si ha di fronte. Maria Elena, una mamma che ha una lunga di esperienza con ragazze alla pari, consiglia di “parlare con i genitori della ragazza, via skype. Conoscere la famiglia di origine può aiutare a capire meglio il contesto in cui è cresciuta la ragazza, la sua educazione”. Cercate anche di conversare il più possibile con l’aspirante au pair, capire le sue aspirazioni, se è timida o spigliata, cosa la spinge a voler fare l’au pair, i suoi gusti, se sa cucinare e che cosa… Cercate, soprattutto, di capire se amano davvero stare con i bambini, chiedete se hanno esperienza come baby sitter, ad esempio, oppure se hanno fratellini più piccoli. Può essere molto utile cercare di capire perché decidono di partire: soldi , lingua, esperienza, crisi sentimentali e conseguente voglia di un cambio di vita…
Attenzione: ricordatevi che sono ragazze spesso poco piu’ grandi dei vostri figli e che si trovano a migliaia di km da casa, magari per la prima volta da sole in famiglie con abitudini completamente differenti.
Chiarezza fin sa subito
una volta individuata la ragazza che pensate faccia al caso vostro, siate chiari nello stabilire sin dall’inizio i suoi compiti, gli orari, le uscite consentite, le regole della casa. Meglio apparire un pochino più rigidi di quanto non si sia in realtà: in questo modo, se la ragazza “non fa una piega” di fronte alle tante regole, sarà un ulteriore punto a favore della sua serietà. Una volta arrivata scoprirà con piacere che siete molto più flessibili e simpatiche! È consigliabile specificare bene che cosa può offrire la famiglia all’ ospite: wifi, bagno separato ed altre caratteristiche della stanza che si pensa di mettere a disposizione. Talvolta sono le ragazze stesse a chiedere le foto dell’ appartamento. Un altro punto importante è definire bene orari, giorni lavorativi ed eventuale rimborso spese.
Paghetta
In Italia non esistono indicazioni ufficiali sull’ammontare della paghetta. In base alla nostra esperienza, tuttavia, consigliamo alle famiglie di orientarsi tra i 250 e i 300 euro al mese per un impegno di 30 ore alla settimana. Se il contributo dell’au pair in famiglia sarà inferiore alle 30 ore, ci si potrà accordare su una cifra minore. Ad esempio, se l’impegno dell’au pair fosse di 20 ore, la paghetta dovrebbe aggirarsi intorno ai 170/200 euro, mentre se il giovane aiutasse la famiglia per un massimo di 15 ore alla settimana, l’importo della paghetta dovrebbe oscillare tra i 125 e i 150 euro.
E se le cose non vanno?
Può capitare che non si sia il feeling che si sperava, o che la condivisione delle regole non sia accettata. In caso di problemi, basta rivolgersi all’agenzia della ragazza per segnalare il disagio. Se non è possibile superare le difficoltà, provvederanno a mandare un’altra ragazza.