Un pavimento in parquet ha il suo fascino ma tra costi di acquisto e alti costi di installazione si rischia facilmente di sforare il proprio budget. Allora perché non adottare un pavimento flottante in laminato. Se non vogliamo rinunciare alla bellezza e al “calore” che può regalare un parquet, ma allo stesso tempo vogliamo rientrare in costi decisamente contenuti una soluzione valida è il pavimento in laminato. Il pavimento in laminato è costituito da singole doghe ed ognuna di queste ha tre strati pressati tramite pressofusione. Per la posa del pavimento in laminato non è necessaria la presenza di personale specializzato anzi ci si può affidare tranquillamente al fai da te. I pannelli sono posati direttamente sul pavimento esistente (posa flottante), senza nessuna demolizione, a condizione, però, che questo sia perfettamente asciutto e solido. In questa guida illustro il mio metodo.
La prima operazione da compiere è staccare il battiscopa e rimuovere tutti i chiodini. Stendo sul pavimento il tappetino fonoassorbente e rifilandolo a misura. Dovrà essere posizionato perpendicolarmente ai listoni. Le fasce devono essere bloccate tra loro e sul pavimento con nastro di carta o scotch da pacchi. Tagliamo lasciando un avanzo di alcuni centimetri, verrà rifilato con precisione a posa finita. I pavimenti flottanti sono soggetti, nel tempo, a dilatazione e assestamento quindi è consigliato lasciare ai bordi uno spazio che può variare da 0,5 cm a 1 cm, pena antiestetici sollevamenti tra le giunture delle tavole. Il mio metodo prevede il posizionamento delle tavole ad andamento sfalsato di circa 30 cm., quindi inizio con il posizionare metà tavola, precedentemente tagliata a circa 30 cm..La posa inizia con la prima fila di tavole, dal lato di provenienza della luce e paralleli alla parete più lunga. Questo renderà visivamente la stanza più grande.
L’incastro di questo tipo di pavimenti è del tipo maschio/femmina, dove quest’ultima trova posizione alla destra del posatore. Poso quindi la prima tavola nell’angolo della stanza.
Inserisco il lato maschio della seconda tavola, tenendola inclinata a 45 gradi circa, nell’incastro femmina della prima. Ad allineamento avvenuto, l’abbasso sul pavimento verificando che non ci sia il minimo spazio tra le due. Qualche colpetto con le mani sarà molto utile. Procedo in questo modo fino a terminare la prima fila fino al lato opposto della parete.
La seconda fila inizia con una nuova tavola, questa volta tagliata a 60 cm.. Da qui in avanti gli incastri maschio/femmina da sistemare saranno due: quello di dx con la tavola che precede e quello superiore con le tavole della fila superiore. Inizio quindi con la prima tavola della seconda fila. La sequenza fotografica sottostante è abbastanza eloquente: posizionare a 45° la tavola a filo con quella superiore, incastrarla e scendere verso il pavimento.
La seconda tavola, della seconda fila, deve essere allineata, spingendola, verso l’alto fin quasi a battuta con le tavole superiori. Durante questo movimento dovrà essere tenuta con un’inclinazione di 45°. Solo a questo punto si può procedere all’incastro con le tavole superiori abbassandola a terra.534
La posa delle tavole prosegue in questo modo fino alla parete dove l’ultima tavola andrà tagliata a misura. Fondamentale, un controllo della superficie a fine posa di ogni fila. Antiestetici spazzi tra le tavole andranno eliminati subito. Anche in questo caso i nostri pugni saranno di grande aiuto. Con qualche colpetto le tavole disallineate o sollevate andranno nella loro sede. Oltre che per fattore estetico, gli spazzi possono essere la causa di un veloce deterioramento del pavimento: l’acqua usata per il lavaggio e il normale calpestio su una superficie non piana possono essere molto deleteri. Una raccomandazione che mi sento di dare è quella di trattare gli incastri con la dovuta delicatezza in quanto delicati: insomma se le tavole non si incastrano state sbagliando movimento e non conviene battere ulteriormente. A posa completata rifilo il tappetino in eccesso con un cutter e rimonto il battiscopa con la colla oppure con i chiodini e il gioco è fatto.
Non resta che godersi il nuovo pavimento.