A che età si può iniziare a dare la paghetta? Come insegnare ai bambini il valore del denaro? E’ giusto abituarli al risparmio sin da piccoli? Ecco come affrontare questa delicata questione con i nostri figli
Paghetta sì o no? Secondo una recentissima indagine condotta per la fondazione Cariplo, il 51% dei bambini di quinta elementare ha una paghetta settimanale. Ma il 70% per spenderla deve chiedere il permesso ai genitori. Secondo gli psicologi dell’età evolutiva i bambini devono abituarsi ad avere dimestichezza col denaro, capirne il valore, imparare a gestirlo. Quindi è giusto che abbiano a disposizione la «paghetta» (bastano pochi euro alla settimana) e che facciano qualche spesa seguiti dall’occhio discreto e non invadente dei genitori.
Senso di responsabilità e denaro
Per responsabilizzare i ragazzini alla conquista e all’uso della paghetta molti genitori in Italia e in Europa elaborano fin da quando i bambini sono piccoli una lista di compiti e collaborazioni domestiche adatte a loro e le retribuiscono a seconda della difficoltà e dell’impegno che richiedono. Così, attraverso attività come pulire, mettere in ordine, apparecchiare, sparecchiare i ragazzini arrivano a guadagnare anche 5 o 10 euro a settimana. Molte famiglie gettano il cuore oltre l’ostacolo e abituano i bambini al risparmio e all’investimento in attività che possano rendere.
Non dimentichiamo i valori
Attenzione, però, la produzione e l’utilizzazione dei soldi deve corrispondere a un sistema valoriale: in ogni momento i nostri figli, come noi, devono fare conti con scelte di vita. Quali: è più importante: comprare un gioco per la wi o risparmiare i soldi per iscriversi a un corso di pallavolo? Dal gelato alle caramelle, dall’orsacchiotto alla bambolina, dalle figurine al vestito: i bambini non conoscono con esattezza il valore del denaro, ma devono sapere con chiarezza da dove proviene, cosa è giusto fare, perché. Proprio attraverso un’educazione all’uso responsabile di monete e banconote gli stili di consumo possono essere diversi, più corretti.