Cari lettori e appassionati di giardinaggio, non potete fare a meno di notarlo in questa stagione, il ginkgo biloba (il nome è da attribuirsi alla forma a ventaglio a due lobi delle foglie) si impone alla vista grazie alla colorazione dorata della sua chioma.
Si tratta di una pianta imponente e longevissima, appartenente alle Gimnosperme, originaria dell’Estremo Oriente, arrivata in Europa solo all’inizio del 1700. Gli estratti ricavati dalle foglie sono molto usati nella fabbricazione di medicinali e di cosmetici. Del resto le sue virtù benefiche erano già conosciute dagli antichi giapponesi.
Questa pianta porta strutture maschili e femminili fertili su piante diverse. In termini tecnici si definisce come dioica.
Il ginkgo biloba è un albero ingombrante: cresce lentamente ma raggiunge i 20-30 metri d’altezza. In compenso resiste benissimo al freddo, alla siccità, alle malattie e all’inquinamento e può vivere anche 300 anni. Se volete tenerlo nel vostro giardino, ricordate che è una specie eliofila e che necessita dei raggi solari diretti e un clima fresco.
Vi piacerebbe averne un esemplare ma non sapete dove metterlo, c’è il bonsai.
Anche in piccola scala il ginkgo rimane una pianta bellissima. Attenzione però: gli esemplari femminili producono frutti dall’odore molto sgradevole.